TEST DIFFERENZIALE – SABATO 20/12/2014
Questo secondo test è stato effettuato circa un mese dopo il precedente. Sicuramente il periodo è breve, ma comunque ha portato qualche beneficio. Faccio presente che i progressi si raggiungono piano piano nel tempo e saranno maggiori per chi riuscirà a frequentare con assiduità e costanza.
Rispetto alla volta precedente il test è stato effettuato in vasca da 50m, aperta appena la settimana scorsa. Inoltre solo dalla settimana passata è stato possibile avere la piena disponibilità degli orari di allenamento.
Un’altra considerazione da tener presente nella valutazione del test è il fattore della temperatura dell’acqua, che era fredda.
Colgo l’occasione per chiarire l’importanza del riscaldamento. Si tratta di una fase fondamentale per poter esprimere al meglio le proprie potenzialità durante una prova, test o competizione che sia. Infatti permette di attivare il corpo, i muscoli ed i meccanismi energetici per avere una loro pronta risposta ad affrontare lo sforzo “massimale”. Se trascorre troppo tempo dal riscaldamento i benefici di questo svaniscono. Se dopo uno sforzo ne segue un altro, come nel caso del nostro test, la cosa importante per recuperare più velocemente è quella di effettuare un recupero attivo, quindi nuotare.
Durante l’esecuzione del test ho constatato che alcuni di voi avevano come principale pensiero stare fuori dall’acqua per controllare i risultati piuttosto che concentrarsi e prepararsi ad affrontare il test. Non è mia intenzione rimproverare alcuno, ma solo sensibilizzare all’attenzione di dettagli che potrebbero sembrare superficiali e che invece si possono rilevare fondamentali.
Considerazioni generali sull’esecuzione del test.
Ho riscontrato una buona interpretazione della distanza dei 100m. In generale un riscontro positivo l’ho avuto anche nel confronto del risultato rispetto alla volta precedente. Per il 200 mi aspettavo dalla maggior parte di voi un tempo più basso. Sicuramente hanno influito tanto i fattori precedentemente descritti. Ho constatato su alcuni un passaggio ai 100m forse troppo lento rispetto alle possibilità che hanno poi espresso con il 100.
Passiamo ora al dato fondamentale per voi: la frequenza di bracciata ed il numero di bracciate. Quasi tutti hanno avuto un miglioramento della frequenza di bracciata e la metà di voi è riuscita a mantenere o addirittura migliorare il numero delle bracciate. Questo è un risultato positivo.
L’impegno ora vorrei che lo concentraste sul numero delle bracciate perché questo è ancora il vostro punto debole. Infatti più della metà ha un numero troppo elevato di bracciate per vasca.
Risultati del test differenziale.
Per la spiegazione delle singole colonne potete consultare quanto menzionato la volta precedente. L’unica cosa che varia è il “Num BR” che corrisponde al numero delle bracciate per coprire 50m.
Ho inserito un’altra tabella che pregherei di memorizzare. Ovviamente ognuno terrà memoria della propria riga dove sono trascritti i tempi base per 3 diverse andature, riferiti per nuotare 100m, con il corrispondente numero ideale di bracciate per vasca da 50m.
Vi aspetto tutti in vasca.
Dino Urgias