Questo test lo utilizzeremo per valutare sia lo stato di forma che il recupero. Entrambe le
valutazioni sono legate ai battiti cardiaci. Come concetto generale il battito cardiaco massimo
corrisponde alla seguente differenza: 220 – età.
I risultati sono stati riportati in una tabella in ordine alfabetico. Nella colonna Tempo è stato
indicato il tempo di percorrenza, nella colonna Bp10 0” sono stati riportati i battiti rilevati per
10” appena arrivati, mentre nella colonna Bp10 60” i battiti contati per 10” dopo 60” dall’arrivo.
Ripeteremo durante l’anno il test in modo da confrontare i risultati e lo stato di forma risulterà
migliorato in 3 casi:
1- il tempo rimane uguale mentre i battiti cardiaci risultano inferiori
2- il tempo migliora mentre i battiti cardiaci rimangono uguali
3- il tempo migliora ed i battiti cardiaci risultano inferiori
Ho aggiunto una quarta colonna nominata Diff Bpm, dove è stata calcolata la differenza tra i
battiti per minuto appena arrivati con quelli dopo 60” (quindi i battiti rilevati sono stati
moltiplicati per 6). Questo dato ci permette di dare una valutazione del nostro stato di
allenamento e quindi del recupero. Infatti se dopo un minuto la differenza è maggiore di 25
significa che avrete un ottimo recupero, se la differenza è tra 15-25 battiti avrete un buon
recupero, invece se la differenza fosse inferiore ai 15 significherebbe avere una scarsa
preparazione che quindi dovrebbe essere migliorata.
CONSIDERAZIONI
Il test richiedeva di eseguire 3×50 in progressione, cioè ogni 50m doveva essere nuotato più
velocemente del precedente e l’ultimo era al massimo. Sarebbe opportuno, per una corretta
esecuzione e valutazione, che la differenza di tempo tra un 50m e l’altro fosse costante e
suggerirei di circa 2”/3”. Noto inoltre che qualcuno ha peggiorato il tempo nell’ultimo 50m che
dovrebbe essere il più veloce. Probabilmente il peggioramento è dovuto al maggior attrito
provocato da errori di tecnica che con la velocità vengono amplificati (la resistenza di un
corpo in acqua, varia con il quadrato della sua velocità).
Per avere una valutazione accurata è altresì importante riuscire a prendere correttamente i
battiti cardiaci: è fondamentale contare i battiti immediatamente appena arrivati, per 10”, e
dopo 60” dall’arrivo, sempre per 10”. Attendere anche pochi secondi di più potrebbe
significare avere variazioni importanti.
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