Questa prima parte dell’anno, scusate se mi ripeto, è stata concentrata sulla tecnica. Abbiamo iniziato un percorso che dal singolo movimento (esercizio per la sola gambata, il solo rollio, la sola presa, la sola respirazione e la sola spinta finale) si passa alla successione dei singoli movimenti per andare a comporre la nuotata completa. La difficoltà maggiore sarà data nel riuscire a sincronizzare e coordinare insieme tutti questi movimenti. Da parte mia ci sarà ancora un’insistenza nel correggervi, soprattutto quando subentra la fatica e i vecchi schemi di nuotata tornano a prevalere. Da questa considerazione nasce la scelta di fare il test sulla distanza dei 400m. Distanza nella quale si raggiunge un affaticamento tale che, per poter mantenere una buona velocità, viene richiesto l’intervento della tecnica. Non a caso, poi, l’allenamento sino a oggi fatto non è stato assolutamente allenante per affrontare nelle migliori condizioni un test sulla distanza dei 400m: deve essere la tecnica e non l’allenamento a portare il miglioramento, in questa fase.
Quanto detto sopra spiega i risultati di quest’ultimo test. Su 20 risultati che è stato possibile confrontare in questi primi due test ben 16 hanno ottenuto un miglioramento. Per come ho visto nuotare il test gran parte di questi progressi sono dovuti proprio alla tecnica. Inoltre ho notato un notevole miglioramento cronometrico da parte di tutti o quasi tutti coloro che avevano una scarsa tecnica di nuotata. Un piccolo o minimo perfezionamento tecnico per loro si è tradotto in una notevole riduzione di attrito nell’avanzamento. Cosa più difficile, ovviamente, riuscire ad avere un risultato altrettanto positivo da parte di coloro che hanno già una discreta tecnica. In questo caso si tratta di correggere un movimento a un livello più complesso che comporta, quindi, maggiori difficoltà. Solo insistendo nel tempo e con la costanza si potrà arrivare a migliorare il movimento.
Piccola nota dolente per coloro che, purtroppo, hanno poco allenamento e riguarda l’errata interpretazione della distanza con variazioni troppo marcate di velocità nei singoli 100m.
Per concludere vorrei dare un mio consiglio: in questa fase abbiamo la possibilità di regalare del tempo alla tecnica, pertanto cercate di trarne il maggior profitto che sicuramente porterà i suoi frutti. Dopo ci sarà il tempo da dedicare all’allenamento che dovrà rappresentare il contributo maggiore nel miglioramento della vostra prestazione.
Per chi volesse trasformare il tempo ottenuto in vasca da 25m con un tempo corrispondente per la vasca da 50m o viceversa deve far riferimento alla tabella conversione tempi. Nella distanza dei 400m suddetta tabella prevede di aggiungere una penalizzazione, o togliere un vantaggio, di 8,50 secondi per gli uomini e 7,20 secondi per le donne.